NOTA! Questo sito utilizza i cookie e tecnologie simili.

Se non si modificano le impostazioni del browser, l'utente accetta. Per saperne di piu'

Approvo

OMELIA DELL’ARCIVESCOVO METROPOLITA
PER LA PROFESSIONE TEMPORANEA DI
SUOR CHIARA FRANCESCA
DEL PADRE DELLE MISERICORDIE
NELLA SOLENNITA’ DELL’EPIFANIA DEL SIGNORE

Paganica, Convento S. Chiara delle Monache Clarisse della Beata Antonia 6 gennaio 2012

  1. Un caro saluto a Tutti.
    A Sua Ecc. Mons. Giovanni D’Ercole, nostro Vescovo Ausiliare;
    a Sua Ecc. Mons. Cavalli, Nunzio Apostolico in Colombia;
    a Sua Ecc. Mons. Gianfranco De Luca, Vescovo di Termoli-Larino, che conosce Suor Chiara Francesca dai tempi del suo servizio nella Pastorale Giovanile di Teramo;
    un caro saluto al Ministro Provinciale dei Frati Minori d’Abruzzo P. Carlo Serri;
    ai sacerdoti e Religiosi presenti;
    un saluto particolarissimo ai genitori, alla sorella e ai parenti tutti di Suor Chiara Francesca.
  2. Carissima Suor Chiara Francesca,
    innanzitutto vorrei ringraziare il Signore, insieme a te e alle tue Sorelle Clarisse, per il dono che oggi ricevi: la Professione temporanea, una consacrazione al Signore che prelude a quella definitiva, che farai, piacendo a Dio, quando sarà trascorso il tempo stabilito e i tuoi superiori te lo concederanno.
  3. Poi… vorrei farti degli auguri, semplici, brevi, ma intensi (per lasciare spazio anche ad altri che parleranno dopo di me).
    Auguri che ricavo dalla Parola di Dio che abbiamo ascoltata, in questa Solennità dell’Epifania.
    E un primo augurio è che tu possa sempre di più rivestiti di luce, come dice il Profeta Isaia nella prima lettura. Anche oggi la “tenebra ricopre la terra” e “nebbia fitta avvolge i popoli”. Tenebra e nebbia. Sintetizzano in modo efficacissimo il clima che respiriamo e la crisi che ci angoscia ogni giorno.
    Il Signore, invece, viene oggi a rivestirti della sua luce e far brillare su di te la sua gloria. Nel giorno del tuo Battesimo sei diventata figlia di Dio. Ma Gesù ti ha guardato con uno sguardo di predilezione e un giorno ti ha indicato la via verso il chiostro, verso la vita contemplativa, il dolce ideale della fraternità francescana, della preghiera, del lavoro umile, del silenzio, del dono della tua vita alla Chiesa e ai fratelli.
  4. Un secondo augurio è che tu possa sperimentare come è gioiosamente feconda la vita di chi ha donato tutto al Signore.
    Sempre il Profeta Isaia dice di Gerusalemme, ma oggi mi piace indirizzare a te questa profezia: “Cammineranno le genti alla tua luce, i re allo splendore del tuo sorgere. Alza gli occhi intorno e guarda: tutti costoro sono radunati, vengono a te. I tuoi figli vengono da lontano, le tue figlie sono portate in braccio. Allora guarderai e sarai raggiante, palpiterà e si dilaterà il tuo cuore, perché l’abbondanza del mare si riverserà su di te, verrà a te la ricchezza delle genti”.
    Certo è giusto innanzitutto riferire questa profezia alla Chiesa. E’ la Chiesa che è destinata ad essere meta di tutti i popoli della Terra, porto di salvezza per tutti!
    Ma chi meglio di una creatura che si immerge nel silenzio e nella preghiera di un chiostro può sentirsi partecipe di questa missione materna e salvifica della chiesa?
    Carissima Francesca, grazie al tuo dono, alla tua offerta, alla tua preghiera tante anime possano ritrovare la via della Chiesa, della verità, della gioia. La via che porta a Gesù Cristo, l’unico Redentore dell’uomo.
  5. Un altro augurio mi viene spontaneo fare. Siamo nella Solennità dell’Epifania, della solenne manifestazione di Gesù ai pagani. L’Epifania è la vera festa della Chiesa Missionaria, che vuole portare Gesù Cristo a tutti gli uomini. Umanamente parlando tu, oggi, seppellisci la tua giovane vita tra le mura di un minuscolo monastero di legno. Ma agli occhi di Dio tu metti, oggi la tua vita nelle mani di Cristo, perché Egli ne faccia una lampada che arde e risplende e indica la strada a tanti che sono in ricerca. Anzi tu oggi diventi uno strumento nelle mani di Dio, perché la Chiesa non dimentichi mai che il suo primo compito è quello della missione. La tua esistenza, è vero, sarà circoscritta da questo piccolo monastero di legno. Ma il tuo cuore dovrà avere le dimensioni del mondo e assomigliare sempre di più a quello di Gesù Buon Pastore, il Primo e Vero Missionario. Colui che ha detto: “Sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza”. E ha detto ancora: “Sono venuto a portare il fuoco sulla terra”. E ha detto anche che il suo desiderio più profondo è che dell’intera comunità si faccia un solo gregge sotto un solo pastore.
    Carissima Francesca, com’è bello che hai voluto scegliere il nome di Suor Chiara Francesca del Padre delle Misericordie: non dimenticarlo mai. Sei chiamata a far conoscere a tutti l’inesauribile misericordia e tenerezza di Dio!
    Auguri, allora, perché la tua esistenza di contemplativa abbia sempre un gran respiro missionario.
    Paolo Apostolo, nella Lettera agli Efesini (2a lettura di oggi) parla ai cristiani di Efeso del “mistero della grazia di Dio” a lui affidato: “che le genti sono chiamate, in Cristo Gesù, a condividere la stessa eredità, a formare lo stesso corpo ad essere partecipi della stessa promessa del Vangelo”. Immagino con quanta gioia e quanta santa impazienza Paolo confidava agli Efesini questo, grande disegno di Dio. Anche se non sei importante come l’Apostolo Paolo una missione simile, oggi, il Signore l’affida anche a te!
  6. Ed un ultimo augurio, oggi, giorno della tua Professione temporanea, vorrei farti, carissima Suor Francesca.
    Il Vangelo ci mostra i Magi, questi misteriosi personaggi, che vengono da lontano a cercare Gesù. Ed una stella li guida. Ricordati che tutta la nostra vita è una continua ricerca. Non credere mai di essere arrivata e che puoi adagiarti sulla soddisfazione che finalmente hai raggiunto la meta. Sai molto bene che il cammino della santità non finisce mai. E perciò non finisce mai il tuo impegno nella crescita nell’amore fraterno, nella preghiera, nel vivere la regola di Francesco e Chiara, sperimentando ogni giorno in modo diverso (ma sempre beatificante) che significa vivere l’obbedienza, la castità e la povertà.
    Ma non ti scoraggiare mai. Non perdere mai di vista la stella.
    La stella della promessa di Gesù e del suo amore, della sua Parola, della Parola della Chiesa e di chi accanto a te rappresenta Dio stesso e la sua volontà. Ma soprattutto guarda sempre alla Grotta di Betlemme, a Maria di Nazareth che ti offre Gesù. E’ per quel Gesù che hai dato tutto e hai fatto la più grande scommessa della tua vita.
    Non dubitare mai. Egli non ti deluderà. Auguri infiniti.

+ Giuseppe Molinari

Arcivescovo Metropolita dell’Aquila


Cliccare QUI per il testo dell'intervento

di sr. Chiara Francesca.

Cliccare QUI per alcune foto.

Il Nostro Indirizzo

Monastero S. Chiara
Via S. Bartolomeo, 6
67016 Paganica (AQ)
Tel. 0862 680529

Le Nostre Coordinate per un Aiuto

Codice IBAN: IT62I0538703616000000061551
Banca Popolare dell'Emilia Romagna
Intestato al Monastero S. Chiara
Via S. Bartolomeo, 6 - 67016 Paganica

Per versamenti internazionali: BIC (codice swift) BPMOIT22XXX

Conto Corrente Postale: 17740671

dp-team.eu
a>