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Dal
Monastero S. Chiara
di Paganica (L’Aquila)

NATALE 2013

Il Natale ormai alle porte ci ricorda l’immenso amore di Dio per le sue creature tanto da farsi uomo in Gesù, da farsi bambino, povero, fragile, bisognoso di noi per ricordarci che egli stesso si prende cura della nostra fragile umanità invitandoci a fare altrettanto con i nostri fratelli.

Il prendersi cura è il cuore della nostra missione di contemplative.

Così si rivolgeva a noi P. José Rodriguez Carballo, il precedente Ministro Generale dei Frati Minori, ora Segretario della Congregazione della Vita Consacrata, lo scorso 21 novembre, giornata dove la Chiesa prega per le claustrali: “Le contemplative sono donne profetiche, “sentinelle”, testimoni della speranza che verrà “il mattino”. Sono persone che hanno messo Dio al centro della loro vita e che portano nel loro cuore e nella loro preghiera le gioie e le speranze, le difficoltà e le sofferenze dell’umanità mostrandosi in ogni momento in comunione con essa. Il contemplativo non è una persona che disdegna la compagnia degli uomini e nemmeno assente dalla realtà in cui vive immerso. Nel suo sforzo di tenere lo sguardo fisso nel Signore e discernere la sua volontà, cerca di vedere gli uomini e le vicende del mondo con l’occhio stesso di Dio, portando nella preghiera la realtà, soprattutto la “cruda” realtà dell’umanità ferita.”

Quest’umanità ci ha ferito il cuore attraverso le notizie e le immagini che ci sono giunte della guerra in Siria e in tante altre nazioni, degli sbarchi drammatici di Lampedusa, uomini sfruttati e violati che muoiono in cerca di vita; le Filippine, la Sardegna e quanti soffrono a causa di calamità naturali... La nostra preghiera si è unita a quella di Papa Francesco e di tutta la Chiesa implorando pace, solidarietà e sostegno perché nessuno si senta solo e riceva forza dall’aiuto dei fratelli, ricordando quanto tutto questo è stato ed è fondamentale per noi a partire dalle vicende del terribile terremoto del 6 aprile 2009.

In questo viaggio della memoria di questi mesi, che ci accingiamo a fare, un grande grazie s’innalza a voi e a quanti ci sono vicini con la solidarietà e con l’amicizia sostenendoci nella nostra vita in ogni modo e nei lavori della ricostruzione del Monastero che ormai procedono a pieno ritmo nonostante le difficoltà della stagione invernale, giunta in anticipo con una bella nevicata. Si procede con il rifacimento dei tetti, la demolizione e ricostruzione delle parti crollate o instabili. Gran parte della casa è completamente sventrata. Se non fosse per le canne fumarie sembrerebbero dei resti archeologici, e invece c’è una speranza di vita che ci attende.

Terminato il cammino mensile sul Credo per quest’anno della fede appena concluso e proposto a numerosi fedeli che hanno partecipato, abbiamo approfondito vari temi e documenti. Di particolare nutrimento è stata l’introduzione al Concilio Vaticano II che ci ha proposto il Vescovo di Chieti Mons. Bruno Forte facendoci dono di un pomeriggio con noi e aprendoci la mente e il cuore a questo soffio non ancora esaurito che lo Spirito ha suscitato nella Chiesa. Un approfondimento sulla Dei Verbum ci è stato donato dal caro amico don Gianni Carozza. Come non continuare a ricordare con gratitudine tutti coloro che ci hanno nutrito con ritiri e incontri formativi. Insieme ai frati dell’Abruzzo, del Lazio e al nostro Padre Provinciale fra Carlo, sempre premurosi, ricordiamo

Mons. Gianfranco De Luca, Vescovo di Termoli-Larino, che ci ha parlato sulla fraternità; il maestro iconografo Paolo Orlando; il Prof. Attilio Bartoli Langeli con Eleonora Rava, che in due giorni ci hanno introdotte nello studio sugli autografi di S. Francesco e la Forma Vitae di S. Chiara; Raffaele Mastromarino in un itinerario di approfondimento sulla nostra bella e fragile umanità. Si aggiunge la grazia dell’incontro fraterno, che lascia segni profondi nel cuore, con P. Ermes Ronchi e con il Vescovo Ortodosso Metropolita di Montenegro, Michele.

Prima della Veglia di Pentecoste abbiamo vissuto un evento unico in occasione dei 700 anni della canonizzazione di Papa Celestino V. In memoria del papa contemplativo, il nostro Arcivescovo ci ha riunite in una messa per le claustrali della Diocesi, che è stata celebrata in un clima di comunione e di preghiera insieme alle agostiniane, presso il monastero delle sorelle celestine, che hanno accolto per l’occasione le spoglie di questo grande Santo.

E’ stata davvero una bella esperienza di comunione e di provvidenza quella vissuta insieme ai frati e ai postulanti del Palatino (Roma) nella settimana di missione in cui, raggiungendo le persone nelle loro case o per strada, hanno portato l’annuncio di pace e bene di S. Francesco e S. Chiara d’Assisi. Insieme ci ritrovavamo per la preghiera in comune, punto di partenza e di arrivo di ogni missione, con la celebrazione delle Lodi e dell’Eucarestia e la sera per l’Adorazione con la partecipazione della gente. Abbiamo toccato con mano l’unità e la complementarietà del nostro carisma.

Era bello vederli partire in coppie di due mentre noi rimanevamo a sostenerli con la preghiera. Più volte ci siamo comunicati la gioia e i numerosi e abbondanti frutti che il Signore donava precedendo il cammino.

Con una settimana di esercizi spirituali e una veglia di preghiera ci siamo preparate al dono della professione temporanea della nostra sorella Maria Sandra, il 2 agosto 2013. Con particolare emozione ricordiamo quel giorno e i giorni che lo hanno preceduto sperimentando la carità e l’amicizia di tanti che ci hanno aiutato nei preparativi e nell’allestimento del piazzale antistante la Chiesa dove si è svolta la celebrazione, montando delle coperture per attenuare il caldo, poiché la nostra cappella rimane sempre troppo piccola per contenere i tanti che sono giunti insieme ai parenti e agli amici dalla Sardegna, terra di origine della nostra sorella. Si sono spalancate le case dei vicini per l’accoglienza di chi veniva da lontano e tanti hanno contribuito per il piccolo momento di fraternità preparando qualcosa. Che bella testimonianza di essere fratelli! Ricordiamo con gioia la celebrazione presieduta dal nostro nuovo Arcivescovo Mons. Giuseppe Petrocchi, che ha fatto il suo insediamento in Diocesi il 7 luglio lasciando la sua croce pettorale davanti alla Casa dello studente, luogo simbolo del dolore, e pregando per le 309 vittime del terremoto.

Durante la profonda omelia della Professione l’Arcivescovo sottolineava: “Si è spinti a lasciare tutto per un bene più grande, un Amore più grande. Il Signore dona tutto a chi ha lasciato tutto per Lui”. E davvero la gioia era stampata sul volto di Maria Sandra e in coloro che hanno partecipato, portando con sé l’esperienza di un Dio profondamente innamorato delle sue creature unita alla bellezza del creato che ci circondava nel giorno delle festa di S. Maria degli Angeli e del perdono di Assisi.

Di lì a poco una nuova festa nel celebrare la Solennità della Madre S. Chiara, con l’Eucarestia presieduta dal nostro Vescovo Ausiliare Mons. Giovanni D’Ercole, e preceduta dal triduo di preparazione che anche quest’anno ha visto la comunione con i frati minori, conventuali e cappuccini della nostra città. Quest’anno gli scout di Frascati hanno allietato con la loro giovinezza la celebrazione e sono stati preziosi con il loro servizio.

La scrittura delle icone, prezioso tempo di silenzio e di preghiera, ci consente di vivere delle belle liturgie legate alla loro benedizione insieme alle persone a cui sono donate, perché la loro casa sia abitata dalla presenza di Dio. Continua anche la lavorazione artigianale delle icone con stampa, delle candele, della pelle e delle statuine in gesso, che molti usano anche come bomboniere per le varie ricorrenze.

Appena trascorsa la festa del padre S. Francesco, presieduta dal nostro Provinciale, il giorno dopo abbiamo accolto la grazia degli Esercizi Spirituali, animati quest’anno dal caro fratello P. Luca Fuso, che ci ha guidate con intensità e simpatia nell’itinerario di fede attraverso vari personaggi della Sacra Scrittura sino ad arrivare a Francesco e a Chiara. Le sue parole e la testimonianza della sua preghiera hanno lasciato una traccia indelebile.

Quest’anno il 22 dicembre alle ore 18.00 celebreremo un Vespro per ringraziare e affidare al Signore tutti voi che sostenete con la carità e l’amicizia la nostra vocazione. Vi invitiamo a partecipare e a mettervi in comunione con noi.

Il candore della neve, il silenzio ovattato si fanno carichi di attesa del mistero che stiamo per celebrare. Dio è la luce che viene per illuminare le nostre notti: Egli possa trovare amore, spazio e calore nei nostri cuori. Buon Natale di cuore a tutti e a ciascuno. Grazie per tutto quello che fate per noi.

Le vostre sorelle di Paganica


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